Quanto è permanente il trucco permanente?
Quando pensiamo alla parola permanente ci viene in mente un trattamento per capelli, molto in voga sino a qualche anno fa, che permette di avere una bella chioma riccia.
Il termine permanente non ci spaventa perché sappiamo che, passati alcuni mesi, l’effetto svanisce e a quel punto si può decidere se effettuarlo ancora oppure lasciare i capelli al naturale.
Quando associamo permanente a trucco invece, pensiamo a un effetto poco naturale, artefatto e, soprattutto, che dura per sempre.
Perché questo discorso vale in un caso e non nell’altro? Alla base ci sono delle credenze errate, degli errori portati avanti nel tempo e mai corretti, cosa che faremo oggi.
Trucco permanente e tatuaggio: la nascita di un falso mito
Con trucco permanente si intende il trattamento di dermopigmentazione o più in generale un processo in cui i pigmenti colorati anallergici vengono inseriti sotto la pelle. È una lavorazione molto simile a quella dei tatuaggi artistici e forse proprio questo è uno dei motivi per cui si pensa che il trucco permanente sia definitivo.
Un altro aspetto che ha contribuito a creare questa falsa credenza è sicuramente il fatto che, per un certo periodo (ormai fortunatamente passato), c’è stata l’usanza di correggere le sopracciglia con i pigmenti da tatuaggio. Oltre a un antiestetico effetto poco naturale, questo trattamento dura per sempre, ma non con lo stesso aspetto iniziale!
Bisogna ricordare che la pelle è un tessuto vivo e subisce delle modifiche nel tempo: quello che mettiamo all’interno potrebbe non rimanere dov’era all’inizio. Il nero dopo qualche anno tende a virare verso il verde o il blu, soprattutto in una zona come il viso, costantemente esposta. Da non sottovalutare poi il fatto che la forma del volto può variare, così come le mode e i gusti personali. Con un tatuaggio non c’è scampo: pur volendo non si ha il lusso di cambiare idea.
Nel nostro caso quindi permanente non significa definitivo ma che dura per un certo periodo di tempo, che può variare in base ad alcune caratteristiche. Questo trattamento viene effettuato per finalità estetiche, come migliorare l’aspetto di sopracciglia, occhi e labbra; oppure per correggere difetti causati dalla vitiligine o l’alopecia.
Il grande vantaggio del microblading è appunto quello di non essere per sempre: si può adattare a un nuovo colore di capelli, a un nuovo trend o a un cambiamento del viso.
Il carattere duraturo ma non definitivo del trucco permanente è dato dal fatto che il colore si inserisce in uno strato più superficiale della pelle, i pigmenti utilizzati poi sono riassorbibili e per questo tendono a sparire nel tempo, grazie al ricambio cellulare.
Quanto dura il Trucco Permanente?
A questo punto sorge spontaneo chiedersi: quanto dura il trucco permanente?
Prima di tutto occorre fare una precisazione e specificare cosa si intende per durata del trattamento. In questo caso il riferimento è al tempo che trascorre tra una seduta e l’altra, quindi quando effettivamente si rende necessario il ritocco che rende sopracciglia, occhi o labbra di nuovo perfetti.
La media si aggira tra gli 8 e i 18 mesi, ma stabilirlo a priori è ovviamente impossibile. Prima di tutto dipende dalla parte in cui si esegue il trucco permanente: in genere le labbra sono quelle che devono essere ritoccate prima, seguite poi dalle sopracciglia e infine dagli occhi.
La durata del trucco permanente è influenzata anche dalla tipologia di effetto richiesto, il colore e dalla bravura di chi lo esegue.
Infine non ci possiamo dimenticare delle caratteristiche personali come l’età, il tipo di pelle e lo stile di vita (esposizione al sole, livello di stress, fumo sono tutte cose che accorciano la durata dell’effetto). Per un buon mantenimento del trucco permanente è fondamentale prendersene cura nei primi giorni dopo averlo fatto, ma anche la skincare quotidiana non deve essere sottovalutata.
In ogni caso tra la prima e la seconda seduta di perfezionamento bisogna far passare almeno 50 giorni, in modo da poter dare il tempo alla pelle di cicatrizzarsi completamente. In questo arco di tempo è normale che il trucco permanente non abbia esattamente l’aspetto voluto: non è il caso di allarmarsi, l’esito finale si può ammirare solamente a guarigione completamente avvenuta.

Fatti tutti questi ragionamenti potremmo chiamare il trucco permanente semi-permanente?
Sì, potremmo farlo, per una questione di marketing e appeal del nome.
La paura di un nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa e la realtà è che parliamo dello stesso identico trattamento: il mio modus operandi è essere sempre trasparente e fare chiarezza sulle cose piuttosto che ricorrere a qualche sotterfugio.
E tu? Hai ancora paura del trucco permanente?
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